Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. Futuri Maestri | 3. Clessidra del Teatro le Forche
| 1. Spettacolo/compagnia Sorry, Boys! di Marta Cuscunà lo spettacolo della regista e attrice è l'esito di un percorso pluriennale che ha messo a punto una visione teatrale unica in Italia, dove la ricerca sulle fonti ha creato drammaturgie originali capaci di dialogare con la visionarietà scenotecnica.
http://www.altrevelocita.it/teatridoggi/5/baci-dalla-provincia/348/voci-da-una-piccola-rivoluzione-sorry-boys-di-marta-cuscuna.html
http://www.altrevelocita.it/teatridoggi/5/baci-dalla-provincia/449/donne-rivoluzione-e-burattini-intervista-a-marta-cuscuna.html
| . | 2. Organizzazione/progetto Kepler - 452 i Comizi d'amore del gruppo bolognese sono l'ultimo in ordine temporale di una serie di progetti che spingono il teatro a contatto con le domande del presente e delle sue narrazioni. Da La rivoluzione è facile se sai come farla al Festival 20 30 fino ai Comizi, che ricalcano orme pasoliniane. Il teatro qui si dichiara “mancante” e si avvale di una ricerca sul campo fatta di interviste e incontri, invitando sul palcoscenico attori non professionisti. Così il teatro torna a essere denso, problematico, pieno.
http://festival2030.com/p/comizidamore
| . | 3. Comunicazione Dune. Sentieri possibili del progetto Clessidra del Teatro Le Forche in occasione dello spettacolo Dune. Sentieri possibili il gruppo di lavoro con sede a Massafra (TA) ha costruito una narrazione che ha saputo tessere quel necessario dialogo fra online e offline. Le diverse tappe delle spettacolo, un percorso itinerante sulla duna di Chiatona, sono state anticipate e amplificate con video teaser e gallerie fotografiche, non semplici strumenti promozionali ma veri frammenti di una poetica.
http://www.altrevelocita.it/teatridoggi/11/la-qualita-dellaria/466/perche-il-teatro-puglia-estate-2017.html | . | 4. Annamaria Ajmone performer con all'attivo diverse collaborazioni in creazioni altrui (Cristina Rizzo, Daniele Ninarello), sta da qualche anno mettendo a fuoco un personale percorso di autrice dagli esiti entusiasmanti, perimetrando le possibilità creatrici della danza in relazione a spazi dati (squeri, musei ecc.) e misurando le intensità poetiche e discorsive del corpo e dell'assolo.
http://www.altrevelocita.it/incursioni/29/crisalide/53/2016/174/dialoghi-con-gli-artisti/893/-preferisco-questa-sensazione-di-vuoto-conversazione-con-annamaria-ajmone.html | . | 5. Teatro Medico Ipnotico famiglia d'arte di burattinai capace di rinnovare la tradizioni del teatro d'animazione, riportandolo a contatto con il presente interrogando il teatro ragazzi e non solo. Il gruppo guidato da Patrizio Dall'Argine opera studiando il patrimonio drammaturgico e riscrivendolo, disegnando e fabbricando artigianalmente burattini, scenari, baracche e costumi in una personale cifra recitativa e vocale, insomma “reinventando” un linguaggio avendo in mente tutto ciò che lo ha preceduto.
http://www.teatroragazziosservatorio.it/2017/07/27/fra-lirismo-e-vocazione-popolare-leonce-und-leona-di-teatro-medico-ipnotico | . |
Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. Primavera dei Teatri | 3. Tino Caspanello-Write
| 1. Spettacolo/compagnia Marta Cuscunà, Sorry Boys non solo per il suo virtuosimo d'interprete, ma soprattutto per l'invenzione di dispositivi spettacolari che fondono l'attore, gli oggetti di scena e lo spazio in un'unica maschera | . | 2. Organizzazione/progetto Futuri Maestri del Teatro dell'Argine http://www.futurimaestri.it/ | . | 3. Comunicazione Clessidra 2017 Avevamo votato Andrea Porcheddu, Che c'è da guardare. La critica di fronte al teatro sociale d'arte, Cue Press, ma lui non vuole... http://www.cuepress.com/prodotto/che-ce-da-guardare/
Anche se forse avremmo dovuto votare Franco Cordelli per l'azzeccata strategia di lancio del Macbettu.
| . | 4. Alejandro G. Iñárritu, CARNE y ARENA (Virtually Present, Physically Invisible) Non è teatro ma è più che teatro (per un solo spettatore)
http://www.fondazioneprada.org/project/carne-y-arena/
| . | 5. Il progetto Write di Tino Caspanello
| . |
Bon Vivre (G.B. Marchetto) | . |
Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. Biennale Teatro di Latella | 3. Franco Cordelli/Macbettu
| 1. Spettacolo/compagnia Sorry Boys di e con Marta Cuscunà
| . | 2. Organizzazione/progetto Scene di paglia Festival diffuso nell'area del padovano, capace di esprimere un'identità stratificata e curiosa. | . | 3. Comunicazione Biennale Teatro Il percorso comunicativo dell'edizione diretta da Antonio Latella ha costruito una più efficace relazione con i nuclei tematici del festival. | . | 4. La volontà. Frammenti per Simone Weil. Un progetto-spettacolo-ricerca di César Brie
| . | 5. Oresteia della compagnia ceca TYGR V TISNI Un lavoro potente, un progetto visivo capace di invadere un'isola più che un palcoscenico. | . |
Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. Inferno Teatro delle Albe | 3. Terreni Creativi
| 1. Spettacolo/compagnia Marta Cuscunà Sorry Boys per l'inventio di una macchina-spettacolo che ingloba l'attore e gli oggetti di scena e per la bravura dell'interprete che manovra e costruisce lo spazio con grande abilità
| . | 2. Organizzazione/progetto La Divina Commedia: 2017-2021 di Martinelli e Montanari (Ravenna Teatro) Perchè la loro "Chiamata pubblica per La Divina Commedia" di Dante Alighieri di cui Inferno è il primo capitolo - rinsalda il senso profondo del legame tra Teatro e comunità.
| . | 3. Comunicazione
| . | 4. Compagnia Musella-Mazzarelli per la loro ricerca di formule drammaturgiche che sappiano parlare alla contemporaneità | . | 5. Aiace di Linda Dalisi per la capacità di dilatare la visione attraverso la lingua e per la scelta di dispositivi scenici e drammaturgici che sappiano esaltare la differenza. | . |
Colpo di scena (Francesca De Sanctis) | . |
Voto primo turno: 1. Silvia Gribaudi | 2. Nest-Nuovo Teatro Sanità | 3. Terreni Creativi
| 1. Spettacolo/compagnia Tutti gli attori del Il Sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo alcuni alla loro prima esperienza, in scena al Nest di San Giovanni a Teduccio, con la regia di Mario Martone | . | 2. Organizzazione/progetto Silvia Gribaudi per la sua attenzione alla trasformazione del corpo nel tempo, dai laboratori per over 60 allo spettacolo "What age are you acting? | . | 3. Comunicazione Festival Terreni creativi di Albenga per la cura nella scelta di di slogan e manifesti e per un nuovo linguaggio che punta al dialogo con le aziende del territorio | . | 4. Teatro Quarticciolo per il prezioso lavoro svolto nella periferia romana | . | 5. Festival Primavera dei Teatri diventato ormai un punto di riferimento | . |
Controscene (Massimo Marino) | . |
Voto primo turno: 1. Alessandro Berti | 2. Francesca Corona | 3. Write di Tino Caspanello
| 1. Spettacolo/compagnia Alessandro Berti e Migliore spettacolo il suo Leila della tempesta, (testo di Ignazio De Francesco e regia di Alessandro Berti) Voterei sicuramente Il cielo non è un fondale, o anche Lucia Calamaro, e come dimenticare Il Pinocchio di Latella e i Quaderni di Civica. Ma credo che questo premio Rete critica, in attesa di sostituire l’Ubu, debba dedicarsi ancora per un po’ a operazioni di segnalazione di realtà meno sotto i riflettori, o di recupero di nomi ingiustamente ignorati.
Dunque il mio voto come Migliore artista va ad Alessandro Berti per il suo Leila della tempesta (testo di Ignazio De Francesco). Berti, fondatore con Michela Lucenti in anni ormai lontani dell’Impasto, riemerge dalle catacombe aprendo uno spazio teatro-casa a Bologna, battendo vari festival di teatro del sacro, con questo e con un altro lavoro notevolissimo. In Leila, di cui è anche bravo interprete, con l’intensissima Sara Cianfriglia, due attori asciutti, che arrivano con potenza bressoniana allo spettatore, attraverso parole sguardi sospensioni silenzi. E consiglio a tutti di vederlo. | . | 2. Organizzazione/progetto Futuri maestri del Teatro dell'Argine Un viaggio collettivo di vari mesi nell’adolescenza, nei suoi sogni bisogni. | . | 3. Comunicazione Santarcangelo: Contagious Energy Voterei per il progetto di comunicazione Altre velocità, per l’impegno nella diffusione del teatro e nella relazione con il pubblico. Ma mi dicono che non sta bene votare qualche aderente alla nostra rete, e quindi mi astengo. Anzi rigiro il voto sulla smaccata divertente comunicativa del nuovo Santarcangelo: Contagious Energy
| . | 4. Dewey Dell per onorare la danza (o il teatro del movimento - e in questo caso degli interstizi, del silenzio, anche). | . | 5. Teatro del Pratello diretto da Paolo Billi Lascio l’ultima menzione per il gran lavoro del Teatro del Pratello di Bologna diretto da Paolo Billi, impegnato con adolescenti in carcere e adolescenti affidati alla giustizia penale esterna, con adulti in carcere, e nel coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, con l’intuizione anche di frequentare, nei suoi spettacoli, i testi di un poeta come Giuliano Scabia. | . |
Cultural Life (Paola Abenavoli) | . |
Voto primo turno: 1. Compagnia Oyes | 2. Primavera dei Teatri | 3. Write (Tino Caspanello)
| 1. Spettacolo/compagnia Masculu e fiammina di e con Saverio La Ruina Ennesima grande prova d'attore di La Ruina, ma anche grande capacità di scrittura drammaturgica. | . | 2. Organizzazione/progetto Compagnia Oyes Per l'energia e l'innovazione scenica e drammaturgica dimostrata da questa giovane compagnia e confermata dal loro ultimo spettacolo, Io non sono un gabbiano. | . | 3. Comunicazione Tip Teatro - Lamezia Terme Una struttura nata da poco, ma che sta riuscendo, anche grazie ad un sapiente utilizzo dei mezzi di comunicazione, a diffondere la cultura teatrale e ad ampliare il confronto sui temi culturali che riguardano non solo la Calabria, superando i confini regionali.
| . | 4. Tino Caspanello Per il progetto Write e, più in generale, per il suo percorso teatrale nel suo complesso.
| . | 5. Globe Theatre Per l'interessante percorso che fino a oggi è stato costruito e per l'attenzione alle nuove generazioni di spettatori. | . |
Voto primo turno: 1. Silvia Gribaudi | 2. Inferno/Albe | 3. Franco Cordelli per la strategia di comunicazione per Macbettu
| 1. Spettacolo/compagnia Teatro delle Albe per Inferno Prima tappa di un lungo e ambizioso progetto di ben sei anni sull'intera Divina Commedia, Inferno, andato in scena lo scorso maggio a Ravenna Festival, ha confermato le straordinarie capacità di Marco Martinelli e della sua compagnia di saper "farsi luogo" con un'originalità senza complessi anche nel confronto col più temibile e intimidatorio dei classici, e pur tenendosi lontani da facili scorciatoie, nel rispetto appassionato della profondità abissale della parola dantesca. Decisivo, per la riuscita di questo non comune esempio di teatro corale, l'apporto di centinaia di volontari, di ogni età e condizioni, che hanno risposto alla chiamata delle Albe.
| . | 2. Organizzazione/progetto Teatro Akropolis con Testimonianze Ricerca Azioni Teatro Akropolis si distingue nel panorama nazionale quale progetto artistico-culturale e non unicamente produttivo o di promozione teatrale. Attraverso il festival Testimonianze Ricerca Azioni diverse attività, come recita il titolo della manifestazione, si solidificano e trovano occasione di trasmissione capillare grazie al progetto editoriale, unico in Italia, ideato dalla compagnia (da ricordare le edizioni critiche dell’opera in gran parte inedita di Alessandro Fersen), da sempre attenta a rilanciare appuntamenti seminariali su temi a fondamento delle arti performative. | . | 3. Comunicazione Cheap On Board, di Cheap (Antonella Ciccarelli, Sara Manfredi, Sonia Piedad, Elisa Placucci, Flavia Tommasini e Elisa Visentini) È un progetto innovativo di poster art basato a Bologna, che ha trovato nel tempo forti connessioni e collaborazioni con l’ambito culturale, artistico e performativo. Le immagini appaiono dislocate in maniera strategica, sorta di ectoplasmi figurali, o geroglifici urbani, che si ritagliano un proprio spazio d'attenzione nella città. Spesso si ha la sensazione che non siano riferibili ad alcun evento, esposti in una sorta di mutismo assoluto. Solo in seguito, la consuetudine dello sguardo ne rende possibile una interpretazione in chiave “comunicativa”: nuovi segni che si distinguono con netta originalità nello sfondo dell'informazione cittadina ordinaria. | . | 4. Atlas Soccer di Marco Mazzoni (performance/editoria) È un eccezionale concept di impaginazione figurale, declinato anche in una variante live. Con una implicita sensibilità ritmica, di ascendenza squisitamente coreo-grafica, l’artista ha ritagliato dalle pagine dei quotidiani, dal 1990 al 2010, centinaia di immagini di calciatori, stanando le narrazioni latenti dei corpi colti nelle pratiche performative del gioco. La sintesi di questa fascinazione per il calcio “senza palla”, volutamente povera nei mezzi ma assai ricca di proiezioni estetiche, si candida ad essere al contempo pratica e oggetto di culto, anche - e soprattutto - per chi si interroga sulle pratiche della scena.
| . | 5. Città di Ebla (compagnia) Una delle compagnie più rappresentative e longeve degli Anni Zero, caratterizzata a livello espressivo dall’inter-artisticità quale impasto ibrido e non classificabile nel sistema dei generi, che amplia lo spettro sensibile e sensoriale dello spettatore a teatro. L’attività della compagnia riverbera inoltre al di là della produzione scenica con l’evento Ipercorpo, festival multidisciplinare che ha accolto la sfida, in tempi non sospetti, della rigenerazione urbana e ricerca nuove formule e formati per ingaggiare spazi, artisti e spettatori in un’opera globale.
| . |
Voto primo turno: 1. Dewey Dell | 2. Francesca Corona | 3. Santarcangelo 2017
| 1. Spettacolo/compagnia Dewey Dell perché l'eclettismo delle ricerche su suono, luce, corpo e logos del collettivo non conduce mai a sterili estetismi ma fonda un linguaggio capace di sondare gli aspetti più perturbanti, viscerali, delicati dell'umano e di restituirli attraverso la creazione di originali e potenti analogie.
| . | 2. Organizzazione/progetto Futuri Maestri del Teatro dell'Argine Dopo 'Le parole e la citta' il Teatro dell'Argine conferma il portato straordinario della propria vocazione alla progettazione trasversale e partecipativa che contribuisce in modo considerevole a diffondere la cultura teatrale nella propria area di riferimento e in tutta la provincia di Bologna. Per la capacità di attirare fondi e mettere in relazione le istituzioni e la comunità, per la competenza nel gestire le risorse economiche, umane e artistiche.
| . | 3. Comunicazione Festival di Santarcangelo 2017 perché la lingua della comunicazione visiva e mediatica corrisponde pienamente ai contenuti artistici proposti dal festival. Tale caratteristica, insieme a un progetto grafico di elevata qualità, ha fatto sì che la 'contagious energy' riuscisse a diventare virale e a superare il confine della comunità teatrale già 'fidelizzata'.
| . | 4. Alessandro Berti già fondatore in anni lontani dell'Impasto con Michela Lucenti, l'artista è rinato a nuova vita con spettacoli essenziali e efficaci, animatore, nel centro di Bologna, di una casa-teatro.
| . | 5. Francesca Corona perché gli esiti della sua collaborazione con alcune delle più interessanti esperienze performative contemporanee testimoniano tangibilmente la necessità di coniugare le competenze artistico-curatoriali e quelle manageriali, al fine di favorire concretamente sviluppo, diffusione e circuitazione di opere di qualità. | . |
Voto primo turno:
| 1. Spettacolo/compagnia
| . | 2. Organizzazione/progetto
| . | 3. Comunicazione
| . | 4.
| . | 5.
| . |
Voto primo turno: 1. Compagnia Oyes | 2. Futuri Maestri | 3. Terreni Creativi
| 1. Spettacolo/compagnia Compagnia Oyes e Mulino d'Amleto per l'energia e l'innovazione scenica e drammaturgica dimostrata da queste giovani compagnie nel mettere in scena in modo contemporaneo testi classici restituendone in modo innovativo tutte le suggestioni e le valenze.
| . | 2. Organizzazione/progetto Foturi maestri del Teatro dell'Argine progetto diversificato e collettivo costruito in vari mesi che ha cercato di inabissarsi nell’ infanzia e adolescenza, nei suoi sogni e bisogni primari, restituendo al teatro tutta la sua funzione educativa, luogo di confronto e dialogo tra generazioni, trasmettitore di valori e modelli ineludibili per la formazione di un individuo socialmente responsabile e aperto a tutte le idee.
| . | 3. Comunicazione Franco Cordelli per essere riuscito ad arrivare là dove la critica raramente arriva, a promuovere con una stroncatura arbitraria e preventiva uno spettacolo di derivazione classica, di notevole fattura e innovazione proposto in una forma ancestrale di notevole suggestione.
| . | 4. Silvia Gribaudi per la sua attenzione alla trasformazione del corpo nel tempo, dai laboratori per over 60, agli spettacoli "What age are you acting? e Rosa. 10 esercizi per nuovi virtuosismi
| . | 5. Compagnia Oyes e Mulino d'Amleto (vedi 1. Spettacolo/Compagnia)
| . |
Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. n.a. | 3. Clessidra del Teatro delle Forche
| 1. Spettacolo/compagnia I Sacchi di Sabbia
| . | 2. Organizzazione/progetto La Bottega dello Sguardo
| . | 3. Comunicazione Centro Teatrale Santacristina per il convegno Regia, Parola, Utopia – Giornate di studio per Luca Ronconi
| . | 4.
| . | 5.
| . |
Voto primo turno: 1. Musella/Mazzarelli | 2. Nest-Nuovo Teatro Sanità | 3. Teatro Bellini
| 1. Spettacolo/compagnia Elvira di Toni Servillo Perché siamo alla disperata ricerca di Maestri. Perché Servillo riesce a comunicare sia al di qua del recinto degli appassionati di teatro, sia al di là. Perché è un testo necessario che oggi assume una valenza fortemente politica. | . | 2. Organizzazione/progetto Nuovo Teatro Sanità / Nest Napoli Est Teatro Perché sono due teatri "nuovi" che stanno svolgendo a Napoli un lavoro eccellente anche compensando l'assenza di un Teatro Nazionale degno di questo nome.
| . | 3. Comunicazione Teatro Bellini Napoli La sua fanpage su Facebook è una delle più interagite e frequentate d'Italia. Ha iniziato in tempi non sospetti a dialogare con il suo pubblico ed ora ha sviluppato un linguaggio nativo social efficace e credibile.
| . | 4.
| . | 5.
| . |
Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. Futuri Maestri | 3. Terreni Creativi
| 1. Spettacolo/compagnia Il cielo non è un fondale di Deflorian/Tagliarini
| . | 2. Organizzazione/progetto Futuri Maestri
| . | 3. Comunicazione Teatro Franco Parenti
| . | 4. Salvo Lombardo
| . | 5. Medea sulla strada di Teatro dei Borgia
| . |
Il Fatto Quotidiano (Tommaso Chimenti) | . |
Voto primo turno: 1. Macbettu | 2. Nest-Nuovo Teatro Sanità | 3. Clessidra
| 1. Spettacolo/compagnia Heretico, Leviedelfool
| . | 2. Organizzazione/progetto Trasparenze, Modena
| . | 3. Comunicazione Instabili Vaganti, Bologna
| . | 4. Personale Politico Pentothal, Fratelli Dalla Via
| . | 5. Mamimò, Reggio Emilia (Progetto Organizzativo)
| . |
L' Incertezza Creativa (Laura Gemini) | . |
Voto primo turno: 1. Dewey Dell | 2. Futuri maestri | 3. Santarcangelo 2017
| 1. Spettacolo/compagnia Roberto Latini, Cantico dei Cantici per la struttura drammaturgica e la prova attorale.
| . | 2. Organizzazione/progetto Santarcangelo Festival per il lavoro curatoriale di Eva Niklaeva e Lisa Gilardino, basato su un'idea progettuale forte e chiaramente rintracciabile nella proposta dei contenuti del Festival.
| . | 3. Comunicazione Santarcangelo Festival prevalentemente per la scelta dell'immagine-blob e l'uso dei Social Media, Instagram in particolare, definendo una riconoscibile e efficace identità visiva.
| . | 4. Teatro dell'Argine, Futuri maestri (Progetto Organizzativo) per il lavoro con/sui giovani e la resa qualitativa che ha saputo ottenere | . | 5. Filippo Michelangelo Ceredi, Between me and P. Opera prima che sa coniugare l'esperienza del video-maker con la costruzione drammaturgica, la biografia personale e il ritratto generazionale. | . |
Voto primo turno: 1. R.OSA di Silvia Gribaudi | 2. Futuri Maestri | 3. Franco Cordelli per il lancio di Macbettu
| 1. Spettacolo/compagnia Silvia Gribaudi/Claudia Marsicano per R.OSA (10 esercizi per nuovi virtuosismi)
| . | 2. Organizzazione/progetto Futuri Maestri del Teatro dell'Argine
| . | 3. Comunicazione Franco Cordelli per la promozione del Macbettu
| . | 4. Silvia Gribaudi per i progetti di danza per over 60
| . | 5.
| . |
Voto primo turno:
| 1. Spettacolo/compagnia
| . | 2. Organizzazione/progetto
| . | 3. Comunicazione
| . | 4.
| . | 5.
| . |
Voto primo turno: 1. Macbettu (Teatro di Sardegna-Teatro Persona) | 2. Nest e Nuovo Teatro Sanità | 3. n.a.
| 1. Spettacolo/compagnia A Macbettu di Sardegna Teatro/Teatropersona per il codice teatrale purissimo nel gioco di corpi, luci e parole. Tutti uomini sono gli attori in scena, che recitano l’originale di Shakespeare tradotto in sardo, dialetto (o meglio, lingua) terrigno, dal suono primordiale, che ben si allinea con la crudezza dell’opera.
Il regista Alessandro Serra arriva con questo lavoro a una maturità compositiva che riverbera nelle sonorità e nella tavolozza emotiva e cromatica, annullando primadonnismi di sorta a tutto vantaggio di una resa scenica che torna a esaltare il teatro come mezzo per il racconto e la suggestione ad altissimi livelli.
| . | 2. Organizzazione/progetto Ad AltoFest – International Performing Arts Festival (Napoli) ideato e curato da TeatrInGestAzione corpo artistico fondato e diretto da Anna Gesualdi e Giovanni Trono, perché pratica etica ed estetica, progetto di socialità sperimentale, drammaturgia di un non-festival che indaga le connessioni tra le espressioni dell’arte contemporanea dal vivo e il tessuto della città di Napoli. | . | 3. Comunicazione A Periferico Festival, ideato e diretto dal collettivo Amigdala (Federica Rocchi, Gabriele Dalla Barba, Meike Clarelli, Sara Garagnani) perché ascolta il sapere e il saper fare per ricostruire la narrazione della città di Modena e riappropriarsi della sua identità. | . | 4. DOM- (Leonardo Delogu e Valerio Sirna) La riflessione lento pede e in itinere di DOM- su ambiente, agire ed estetica, è la riscoperta di uno sguardo in continuo ascolto della meraviglia nascosta nelle pieghe del quotidiano: essa si rinnova ogni giorno, solo che non ce ne accorgiamo, perché l’abitudine ci ha chiuso gli occhi e tutto ci sembra già visto e sentito. | . | 5. Il Lavoratorio (Andrea Macaluso) Il Lavoratorio è la nuova casa comune delle arti a Firenze. La ditta che fu di Mario Gianassi, in Via Giovanni Lanza 64/a, nel quartiere di Campo di Marte, rinasce a 50 anni dall’Alluvione del ’66, grazie al nipote attore Andrea Macaluso, come associazione e spazio fattivamente culturale di ‘teatro, musica, danza e affini’. | . |
Voto primo turno:
| 1. Spettacolo/compagnia
| . | 2. Organizzazione/progetto
| . | 3. Comunicazione
| . | 4.
| . | 5.
| . |
Voto primo turno: 1. The Baby Walk e la trilogia di Liv Ferracchiati | 2. Teatro Akropolis | 3. Teatro Bellini
| 1. Spettacolo/compagnia Il cielo non è un fondale di Deflorian/Tagliarini
| . | 2. Organizzazione/progetto Testimonianze Ricerca Azioni di Teatro Akropolis
| . | 3. Comunicazione PugliaOff
| . | 4. Spettacolo/Progetto: Un eschimese in Amazzonia (TRILOGIA SULL’IDENTITÀ - CAPITOLO III) di The Baby Walk
| . | 5. Progetto: Project XX1 per l'introduzione e la diffusione del Teatro Immersivo in Italia
| . |
Il Pickwick (Alessandro Toppi) | . |
Voto primo turno: 1. Musella/Mazzarelli | 2. Primavera dei Teatri | 3. n.a.
| 1. Spettacolo/compagnia Michele Santeramo Negli ultimi tre spettacoli di cui firma la drammaturgia originale o la riscrittura (Preamleto; Il nullafacente; Tito), Santeramo dice della mercificazione dell'umano e del desiderio – della necessità – di sottrarsene. Fuggire alla condanna della corona, scappare dalla trama teatrale di cui si fa parte, porsi di lato rispetto al sistema dei bisogni indotti, degli obblighi cui gli altri ci obbligano ogni giorno, come fossero naturali. Santeramo sta parlando di tutti noi, adesso.
EXTRA-PREMIO.
Segnalazione speciale per lo spettacolo (non) offerto, l'organizzazione (non) dimostrata e la comunicazione (non) effettuata al Comune di Napoli e alla presidenza, la direzione e il CdA del Teatro Nazionale di Napoli diretto da Luca De Fusco: per aver provocato la chiusura del Mercadante per quattro mesi, causa inadeguatezza strutturale dell'impianto antincendio; per aver messo a rischio lavoratori e spettatori del teatro; per aver generato l'interruzione o la scomparsa di messinscene in cartellone; per aver risposto alle (poche) domande della stampa locale e degli artisti adottando un silenzio vergognoso.
| . | 2. Organizzazione/progetto Teatri della Cupa Nell'incertezza pugliese odierna, che ritarda bandi interrompendo progettualità pluriennali, offendendo chi lavora giorno per giorno davvero sul territorio, Teatri della Cupa è tra i festival che riesce a coniugare presenza di settore a una relazione vitale col luogo in cui avviene e con la comunità che lo abita, comunità che affolla posti-non teatrali ponendosi al cospetto del teatro indipendente italiano. Conseguenza della serietà residenziale, e della vocazione poetica, di chi questo festival lo pensa, l'organizza, lo rende possibile.
| . | 3. Comunicazione Efestoval La comunicazione dell'Efestoval solo in parte avviene tramite i social, YouTube, l'ufficio stampa. Da un triennio invece ha per corpo e voce in versi il suo direttore artistico in carne e ossa – Mimmo Borrelli – e per diramazioni attive tutto l'anno cinquanta tra giovani e giovanissimi che si occupano quotidianamente del territorio dei Campi Flegrei tramite l'associazionismo e il volontariato. Questo spiega come sia possibile che da tre anni l'Efestoval coinvolga le comunità residenziali e produca lo spostamento di pubblico da Napoli, reiterando l'incontro e la memoria rimossa del teatro in un luogo della Campania in cui non c'è alcun teatro.
Un piccolo miracolo, offerto al dio Efesto | . | 4. ErreTeatro di Vincenzo Albano (progetto/organizzazione) Nella Salerno dominata dal direttore del Circuito Regionale e che vanta a centro-città una sala finanziata dal Ministero che risulta però chiusa da due stagioni, Vincenzo Albano (con la collaborazione di Stefania Tirone) fa rassegna (MutaVerso) col miglior teatro indipendente italiano: affittando lo spazio a proprie spese, stampando i programmi, infilandoli a uno a uno nelle cassette della posta, accompagnando lo spettatore alla poltrona, così prendendosene davvero cura.
Una dedizione al teatro che ha pochi pari, la sua, e che merita di essere conosciuta, nell'attesa che sia riconosciuta dalle Istituzioni comunali.
| . | 5. Primavera dei Teatri (comunicazione) Da 18 anni la sua comunicazione – che coincide con la poetica del festival – riesce a invertire la rotta critico-teatrale dominante portando giornalisti di testate cartacee e web verso il Sud. Avamposto di una Calabria teatralmente differente (che contempla il TIP di Lamezia Terme, Innesti Teatrali di Saverio Tavano, Border di Scialis/Cuzzocrea e le molte altre realtà disconosciute alla comunicazione di settore), Primavera dei Teatri non è una rassegna di spettacoli ma un'esperienza che ci tiene assieme: lì dove non c'è neanche la stazione ferroviaria.
| . |
Post Teatro (Anna Bandettini) | . |
Voto primo turno: 1. Macbettu | 2. Nest-Nuovo Teatro Sanità | 3. Per la terza categoria non voto e prendo pubblicamente le distanze dalla scelta di inserire il nome di Franco Cordelli che trovo una scelta inutile, volgare e autoreferenziale.
| 1. Spettacolo/compagnia Macbettu di Sardegna Teatro/Teatro Persona, regia di Alessandro Serra rilettura della tragedia shakespeariana in sardo, realizzata con lucida consapevolezza registica. Mostra una autonomia di linguaggio fuori dai percorsi risaputi della nuova scena italiana, dove si vede la strada personale.
2)Organizzazione/Progetto
| . | 2. Organizzazione/progetto Nest- Napoli Est Teatro questo centro culturale con determinazione è riuscito a uscire dai confini di San Giovanni a Teduccio, quartiere di Napoli a lungo sotto scacco della camorra. Con l'impegno di Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Carmine Guarino è diventato una realtà culturale nazionale con spettacoli, iniziative nel rione, progetti formativi di professionalità e competenze artistiche, e ora anche produzione film. In più collabora da anni con Teatri Uniti, Gli Ipocriti, Ente Teatro Cronaca, Punta Corsara, Nuovo Teatro, Vesuvio Teatro, con il Napoli Teatro Festival e Benevento Città Spettacolo. | . | 3. Comunicazione Mare Culturale Urbano centro di produzione artistica nella zona di San Siro a Milano, tra i più attivi nelle periferie, si è fatto conoscere grazie a collaborazioni teatrali e culturali e percorsi di partecizione attiva importanti. | . | 4. Festival di Terni (organizzazione/progetto) diretto da Linda Di Pietro e Chiara Organtini è uno dei rari festival di teatro che condivide percorsi di visione, azione e partecipazione nello spazio urbano. | . | 5.
| . |
Quante scene! (Roberto Canziani) | . |
Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. Primavera dei Teatri | 3. Terreni Creativi
| 1. Spettacolo/compagnia Sorry, boys di e con Marta Cuscunà Non solo perché è brava, e fa cose che non fa nessun altro, ma perché in Sorry, boys abbiamo sentito distintamente le voci di quell’America che avrebbe votato Trump. Sappiamo com’è andata a finire. (http://quantescene-ilpiccolo.blogautore.repubblica.it/2016/04/14/sorry_boys/
| . | 2. Organizzazione/progetto Progetto Biennale College Teatro - Registi Under 30 Perché si investe per scoprire. Al netto delle polemiche sulla ripartizione di quel piccolo capitale di premio, la giusta mossa dell’istituzione (e del suo direttore Latella) nei confronti di tanti giovani capitani coraggiosi che navigano il mare della regia. (http://robertocanziani.eu/quantescene/2017/05/18/biennale-college-1/) | . | 3. Comunicazione Spettatori Erranti e il progetto di mappatura delle buone pratiche di spettatori attivi in Italia Perché qui a Rete Critica stiamo tanto sui social, ci distraiamo, e ci dimentichiamo che i social, nel bene e nel male, rappresentano il tramonto della specializzazione. Il tramonto del critico, intendo. (http://www.spettatorierranti.it) | . | 4. Oyes e il loro percorso cechoviano (Vania e Io non sono un gabbiano) Perché ti raccontano, con parole e sentimenti di oggi, le sensazioni che Ripellino leggeva in Cechov con le parole e i sentimenti di ieri. E Anton era morto addirittura l’altro ieri. ("http://robertocanziani.eu/quantescene/tag/oyes/)
| . | 5. The Baby Walk e la trilogia di Liv Ferracchiati Perché va al dunque del problema, senza mediazioni d'arte. E torna a rimettere in gioco quella parola - gender - che parecchi preferirebbero cancellare dal vocabolario delle generazioni in crescita.(http://robertocanziani.eu/quantescene/2017/08/05/ferracchiati_biennale/)
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Voto primo turno: 1. Musella/Mazzarelli | 2. NEST/Nuovo Teatro Sanità | 3. Teatro Bellini
| 1. Spettacolo/compagnia Albania casa mia di Aleksandros Memetaj per essere uno spettacolo che parla di integrazione e accoglienza attraverso la voce di chi ne è stato diretto protagonista, così divenendo esperienza esemplare in questo cruciale periodo storico
| . | 2. Organizzazione/progetto Nest e Nuovo Teatro Sanità per il lavoro costante che conducono sulle periferie, trasformandole in luoghi di richiamo e attenzione per l'intera città | . | 3. Comunicazione Teatro Bellini Napoli per la ricerca di una comunicazione sempre attenta a coinvolgere il suo pubblico, che sia accattivante, originale ed efficace al contempo | . | 4. progetto Write di Tino Caspanello per sperimentare modalità di scrittura che nascono dall'incontro tra drammaturghi provenienti da Paesi diversi, sviluppando così forme di dialogo e messinscene altrimenti impossibili | . | 5.
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Voto primo turno:
| 1. Spettacolo/compagnia
| . | 2. Organizzazione/progetto
| . | 3. Comunicazione
| . | 4.
| . | 5.
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Voto primo turno: 1. Macbettu | 2. Futuri Maestri | 3. n.a.
| 1. Spettacolo/compagnia Macbettu di Sardegna Teatro per aver mantenuto i topoi e gli stilemi shakespeariani in una costruzione che affonda le radici nella Sardegna più oscura e antica, per la costruzione linguistica labirintica ed efficace e per la capacità di riuscire a rendere la sensazione di sovrannaturale e di natura selvaggia che pervade tutta la costruzione registica e dello spettacolo, come se quest'ultimo appartenesse ad un rito atavico.
| . | 2. Organizzazione/progetto Futuri Maestri per il coraggio di non aver rinunciato a puntare in alto e per l'attenzione posta alla funzione educativa del teatro, che dovrebbe diventare più spesso il luogo di confronto e dialogo tra generazioni, in cui trasmettere valori, modelli, messaggi positivi in piena competizione con altri media. | . | 3. Comunicazione Sardegna Teatro per la sua capacità attrattiva verso il territorio, per aver creato una comunicazione efficace e perfettamente integrata nell'identità territoriale, a partire dagli investimenti negli aeroporti fino alla capillarità della permeazione nei quattro angoli dell'Isola, e fino ad un utilizzo corretto e contemporaneo degli strumenti online e social | . | 4. La signorina Else, regia di Federico Tiezzi per la precisione chirurgica della regia e la sua capacità di rinnovare una modalità di fruizione, suggestiva e perturbante, in cui gli attori, con assoluta credibilità, recitano in condizioni di elevata prossimità fisica con lo spettatore.
| . | 5. Biennale Teatro per aver inventato una nuova visione e funzione attualmente unica in Italia, senza scimmiottare il recente ed ingombrante passato di successo e senza cadere nella provincialità e negli stilemi festivalieri già consolidati nel nostro Paese | . |
Stati d'eccezione (Graziano Graziani) | . |
Voto primo turno: 1. Massimiliano Civica | 2. Francesca Corona | 3. Terreni Creativi
| 1. Spettacolo/compagnia armando pirozzi per lo spettacolo Un quaderno per l'inverno (diretto da massimiliano civica) lo spettacolo è un piccolo gioiello, la ricerca di pirozzi segna un punto di avanzamento, la su scrittura è tra le più interessanti del panorama italiano, il sodalizio con civica si sta consolidando, producendo una lingua comune di grande intensità. | . | 2. Organizzazione/progetto Fabulamundi il progetto di rete sulle drammaturgie europee è il più avanzato che c'è in italia, supplisce una carenza che in altri paesi colmano delle istituzioni (come in inghilterra) o dei centri di ricerca (come il martin segal a new york). con il nuovo step che coinvolge 12 paesi si gettano le basi concrete per la costruzione di una "drammaturgia europea" concreta e condivisa, costruzione quasi utopica visto che nell'unione si parlano decine di lingue diverse. | . | 3. Comunicazione Primavera dei Teatri PRIMAVERA DEI TEATRI – nel tempo ha saputo costruire un'immagine contemporanea e non stereotipata del territorio calabrese, che ha contribuito a cambiare anche nella percesione diffusa grazie ad un impegno nell'aprire spazi ai nuovi linguaggi senza tralasciare lo specifico dei teatri del sud. tutto questo si rispecchia in una comunicazione di livello, che è stata recentemente ogge di una mostra che ne mostrava le evoluzioni nel tempo.
| . | 4. lucia calamaro con La vita ferma approfondisce la sua ricerca di scrittura drammaturgica legata al fare della scena, e ne è un esempio tra i migliori del panorama italiano. già oggetto di studio in francia, il suo lavoro drammaturgico si sta affermando all'estero prima ancora di un vero consolidamento in italia.
| . | 5. Francesca Corona (mi accodo alla Menna)
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Gli Stati Generali (Andrea Porcheddu) | . |
Voto primo turno: 1. Musella/Mazzarelli | 2. Futuri Maestri | 3. Clessidra
| 1. Spettacolo/compagnia Musella Mazzarelli, Strategie Fatali
| . | 2. Organizzazione/progetto Nest e Nuovo Teatro Sanità
| . | 3. Comunicazione Teatro Bellini Napoli
| . | 4. Medea sulla strada di Borgia/Cotugno, Teatro dei Borgia
| . | 5. Massimiliano Civica, Quaderno per l’inverno
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Voto primo turno: 1. DOM- | 2. Futuri Maestri | 3. Santarcangelo 2017
| 1. Spettacolo/compagnia Maniaci d'amore per la ricerca drammaturgica felicemente in equilibrio tra diversi registri, che manifesta una propria originalità in un panorama troppo spesso incline a riprodurre modelli riconoscibili. Per la capacità di mantenere una definita identità autoriale, e di mostrare una tensione alla crescita di complessità (nell’ultimo “Il desiderio segreto dei fossili”).
| . | 2. Organizzazione/progetto Fuori luogo Per il lavoro sul pubblico e sul territorio capace di coinvolgere spettatori a ogni latitudine anagrafica, con particolare – e felice – attenzione alle fasce più giovani e al loro percorso di formazione. Per aver saputo trasformare la piazza spezzina, in un contesto vivo, piccola fucina teatrale dove le residenze si coniugano con una proposta ricca e per nulla scontata.
| . | 3. Comunicazione Festival Periferico per il lavoro puntuale e paziente sul territorio, che intreccia ricerca artistica, ascolto dei luoghi, partecipazione, autonarrazione e riflessione teorica. Creando relazioni con abitanti e risvegliando le identità locali, il festival si apre a una concezione del tutto tridimensionale dell’esperienza artistica e della rigenerazione urbana.
| . | 4. DOM- Leonardo Delogu e Valerio Sirna per la ricerca sullo sguardo, sul movimento e sullo spazio, che interroga le basi archetipiche dell’esperienza teatrale, partendo da uno studio del paesaggio e dei suoi rimandi. Invitando il pubblico a riscoprire il proprio esperire quotidiano, si riformula l’idea di performatività e spettatorialità in un rinnovato equilibrio tra rappresentazione, realtà e suo svelamento.
| . | 5. Irene Serini Si segnala una ricerca performativa rigorosa e originale nei contenuti (una personalità cruciale ma ignorata come quella di Mario Mieli) e sorprendente nella forma: Irene Serini si rivela non solo ottima attrice ma personalità capace di una composizione scenica complessa, che rifugge il facile effetto e si dimostra incline all’approfondimento e alla restituzione delle contraddizioni. | . |
Voto primo turno: 1. Silvia Gribaudi | 2. Futuri Maestri | 3. Terreni Creativi
| 1. Spettacolo/compagnia Valentina Milan e Nicola Di Croce con Sapir-Whorf
| . | 2. Organizzazione/progetto Live Arts Cultures per il suo festival Electrocamp di Forte Marghera (Venezia)
| . | 3. Comunicazione Terreni Creativi
| . | 4.
| . | 5.
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Voto primo turno: 1. Marta Cuscunà | 2. Futuri maestri | 3. Write (Tino Caspanello)
| 1. Spettacolo/compagnia La Vita Ferma, Lucia Calamaro Parola che si fa corpo, corpo che si fa parola… Maturissimo teatro di una scoppiettante e grandiosa Lucia. Leggete tutto il suo teatro, ne chiederete di più… che calamarata!
| . | 2. Organizzazione/progetto Write, Tino Caspanello Lingue e linguaggi che si mischiano a Mandanici. Letteratura e teatro in questa residenza di drammaturgia internazionale che vede prestigiosi nomi provenienti da tanti stati a cimentarsi e confrontarsi attraverso un percorso creativo felice e decisamente sperimentale. Grazie Tino per confermare come esperienza felice la necessità di mischiare.
| . | 3. Comunicazione Festival Teatro Bastardo perché lavora sui confini e i limiti con lucida metodologia analitica sviluppando così un processo evolutivo dalle enormi potenzialità che riesce a rimescolare Palermo tutta rivitalizzandola con il teatro, la performance e la scrittura d’eccezione. Razza animale rara per nostra fortuna non in via di estinzione. | . | 4. Verba Manent, Teatro Del Baglio Con la direzione artistica di Valeria Sara Lo Bue, questa rassegna di teatro ospitata dal Teatro Del Baglio nel centro storico di Villafrati, porta ancora una volta il teatro contemporaneo di ricerca dove meno te lo potevi aspettare e con semplicità lascia tutti nell’attesa della terza edizione. | . | 5. Vito Parrinello, Teatro Ditirammu Un artista raro che con la compagnia del Teatro Ditirammu è sempre riuscito a fare una ricerca delicata, raffinata e colta. Con la sua improvvisa dipartita lascia a Palermo i ricordi di tanti felici incontri e alla sua famiglia, la moglie Rosa Mistretta e i figli Elisa e Giovanni, l’onere, la gioia e la fierezza di poter portare avanti questa cara e preziosa esperienza di teatro e musica… come sempre tutti insieme, anche domani. | . |
Voto primo turno: 1. Dewey Dell | 2. Inferno/Albe | 3. n.a.
| 1. Spettacolo/compagnia Milo Rau
| . | 2. Organizzazione/progetto Ravenna Teatro, Cantiere Dante 2017-2021
| . | 3. Comunicazione
| . | 4. Futuri Maestri
| . | 5. Roberto Castello
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Voto primo turno: 1. Musella/Mazzarelli | 2. Teatro Akropolis | 3. Santarcangelo Festival 2017
| 1. Spettacolo/compagnia Compagnia Musella/Mazzarelli Per la crescita costante nella struttura della compagnia, per la coraggiosa ricerca di moduli alternativi nel pensare la drammaturgia testuale. In particolare, Strategie fatali dà prova di una forte visione contemporanea rispetto alla linearità della narrazione. (http://www.teatroecritica.net/tag/musella-mazzarelli/)
| . | 2. Organizzazione/progetto Teatro del Lido di Ostia (Roma) Per la tenacia nel portare avanti un modello di gestione partecipata di un teatro pubblico, coinvolgendo molte delle associazioni del territorio nella programmazione e realizzazione delle attivitá, nonostante le difficoltà istituzionali. (http://www.teatroecritica.net/2017/01/raggi-e-bergamo-spostano-le-pedine-a-roma-teatri-e-musei-in-allerta/) | . | 3. Comunicazione Santarcangelo Festival 2017 Per l’uso innovativo di Instagram: l’ufficio comunicazione è riuscito a piegare l’utilizzo del social media con lo scopo di creare uno storytelling amplificato che fosse anche specchio informativo degli appuntamenti quotidiani coniugando lavoro sul brand, leggerezza e atmosfera user-friendly | . | 4. Dante Antonelli / Collettivo Schlab Per il valore di un progetto di creazione che parte dalla dimensione di lavoro collettivo; per la definizione di un linguaggio performativo che, attraverso la ricerca, la scrittura scenica e i percorsi monografici, ritrova gli strumenti per costruire il reale. (http://www.teatroecritica.net/tag/dante-antonelli/)
| . | 5. Terreni Creativi Festival (progetto/organizzazione) Per la capacità di far coincidere il momento di fruizione spettacolare con la creazione di una comunità con cui condividere anche importanti momenti conviviali. È inoltre unica la collaborazione con gli imprenditori privati e la relazione con gli spazi agricoli. (http://www.teatroecritica.net/tag/terreni-creativi-festival/) | . |
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