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Alcune cose che si possono fare con i libri nel XXI secolo
Controdizionario del libro ai tempi di Google, Amazon e dei social networks
di Oliviero Ponte di Pino
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Project Gutenberg
progetto concepito nel 1971 da Michael Hart, con l’obiettivo di rendere disponibile in formato elettronico la maggior quantità possibile di testi, utilizzando il lavoro gratuito di numerosi volontari
per digitalizzare le opere e correggere le bozze.
Il primo testo digitalizzato nel 1971 è la Costituzione degli Stati Uniti d’America; il decimo, nel 1989, è la traduzione inglese della Bibbia di re Giacomo; il traguardo dei 100 titoli viene raggiunto
nel 1994 con le opere complete di William Shakespeare; nel 1996 tocca alla Divina Commedia in italiano l’onore del numero
1000. Nel 2003 si arriva a 10.000 opere con la Magna Charta, nel 2005 con The Life of Reason/i> di George Santayana si toccano i 15.000 titoli. I responsabili del progetto prevedono
di superare quota 100.000 nel 2015.
Su questa scia e grazie alla diffusione di Internet nascono altre iniziative analoghe, negli USA e altrove, ancora su base volontaria (come l’italiano www.liberliber.it) oppure sostenute da
governi, biblioteche e università (in Italia www.retetesauro.it, sostenuto dal MIUR, www.bibliotecaitaliana.it, sostenuta dall’Universita`
« La Sapienza » di Roma, o la Biblioteca Digitale Italiana, www.bibliotecadigitaleitaliana.it, istituita dalla Direzione Generale per i Beni e gli Istituti Culturali, ma sono in corso anche progetti promossi dalla Comunità Europea), e anche da aziende private, come --> Google Books.
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